ODE D'APERTURA - EMMA

            III.I


Sulla terza alba del Decamerone una fila di nubi sporca di neri riflessi lo scoglio di diamante, piedistallo delle Sirene cantastorie. 
Il presagio infelice rimesta le acque d'agitazione, ma la tregua tra prede e predatori non può essere violata e Syrizo la poetessa si presta dunque a cantare l'inizio dell'incanto con un'ode dedicata alla magnifica compagna di Jung:





Era una regina
ombra e anima del sé
epigrafe alfine

fragile mente
nell'idillio la cura
amante tradita

solo, nel castello
aurore d'acque blu
ricordi e sogni

[Grazie a Milena]


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